Bemerkung:
Nr. 175 von 300 Exemplaren auf Zerkall Bütten. Im Impressusm vom Künstler num. und signiert.- Nel 1913 la famiglia di Aldo Patocch (1907-1986)i si trasferisce da Basilea in Ticino, dal 1915 a Lugano, dove frequenta le scuole; il suo insegnante del ginnasio, lo scrittore Giuseppe Zoppi, lo avvia agli studi artistici e gli fa conoscere Ettore Cozzani, direttore della prestigiosa rivista milanese L’Eroica, per la quale collabora saltuariamente a partire dal 1925. Autodidatta, inizia ben presto ad illustrare testi letterari. Tra il 1925 e il 1931 vince quattro Borse di Studio federali; nel 1932 riceve la medaglia d’oro alla Triennale d’arti decorative di Monza, primo dei numerosi premi ricevuti alle esposizioni nazionali e internazionali alle quali partecipa con assiduità. Nel 1928 pubblica in proprio il ciclo di 20 silografie Fremiti di selve. Dal 1934 redattore capo del settimanale Illustrazione ticinese. Fa parte di numerose giurie e commissioni in Svizzera fra cui la Commissione d’acquisto per la Collezione grafica del Politecnico di Zurigo. Dal 1950 al 1962 è membro della fondazione Pro Helvetia; è presidente della Società ticinese per le belle arti, vicepresidente della Società dei pittori, scultori e architetti svizzeri, membro fondatore della Xylon svizzera e nel 1976 presidente a Friborgo della Xylon internazionale. Durante la soprintendenza del Museo Caccia di Lugano, allestisce nel 1950 la prima Biennale del bianco e nero.